Chi era Giustina Renier

Breve storia di Giustina Renier

Giustina Renier è la gentildonna veneziana a cui è intitolata la scuola.

Ritratto di Giustina Renier

Giustina Renier

Nacque nel 1755 da Andrea Renier e Cecilia Manin: era, quindi, nipote degli ultimi due dogi di Venezia. Studiò fisica, botanica, chimica. Tradusse le tragedie di Shakespeare, data la sua ottima conoscenza dell’ inglese. Parlava bene pure il francese. Ricercò libri e documenti antichi: per lei era questo un dovere nei confronti della patria.
Amante delle arti e delle scienze fu animatrice di un vivace salotto letterario frequentato da Foscolo, Canova, Byron, Rossini. Antinapoleonica, ebbe pure noie con la censura austriaca. Quando morì, nel 1839, un’ iscrizione, a San marco, così la commemorò: “Accolse i migliori ingegni per animarli a seguire il vero e il bello”. E questo pensiero vuole essere il filo rosso dei moderni Licei Renier di oggi, l’idea guida all’operare nella scuola che prese il nome di “Giustina Renier” nel 1891 quando la “Regia scuola normale femminile di Belluno” – istituita nel 1867 con Regio decreto – iniziò a portare il nome della letterata e pedagogista. Solo nel 1923, con la riforma Gentile, la denominazione fu di “Istituto magistrale”.
Attualmente l’istituto si compone di quattro indirizzi: il liceo linguistico, il liceo delle scienze umane, il liceo musicale, il liceo economico- sociale.
Nell’anno scolastico 2013-14 sono uscite le ultime classi della sperimentazione linguistica, della sperimentazione psicopedagogica e della sperimentazione scienze sociali, partite rispettivamente nel 1990, nel 1991 e nel 1999.

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